L’ADDIO
Sebbene sapessi che i libri sarebbero stati sette è stato lo stesso.
Sapevo come sarebbe andata a finire ma quando è finito mi
sono ritrovata in uno stato di shock. All’inizio ero sollevata. Poi
è arrivato il momento in cui ho pianto. Solo un’altra volta nella
mia vita ho pianto tanto: quando è morta mia madre. È stato
incontrollabile, anche se non sono una persona che piange
molto. Lo stavo scrivendo da 17 anni. Sapevo che avrei continuato
a scrivere altro, ma dovevo dire addio a Harry. Per molto
tempo l’ultima parola dell’ultimo libro di Harry Potter sarebbe
dovuta essere “cicatrice”. L’avevo perfino detto ai fan. Ma poi
ho cambiato idea. Volevo che l’ultima frase fosse: “andava tutto
bene”.
J. K. Rowling
Vi lascio al mio primo articolo: Anno zero, giorno uno
29 ottobre 2012 at 12:23 pm
Ringrazio i miei primi cinque commentatori:
1° Alfonso Mormile l’11/10/09 alle 6:38pm
2. Diemme l’ 11/10/09 alle 9:09 pm
3. Alan Ford il 12/10/09 alle 3:00 am (!)
4. Stella solitaria il 12/10/09 alle 12:45 pm
and last but not least
5. Arthur il 13/10/09 alle 3:30pm
29 ottobre 2012 at 7:22 pm
Beh, oggi mi hai citata per ben due volte, una qui e una da Arthur, e mi sento chiamata a risponderti.
In realtà ti avevo già risposto privatamente riguardo alla tua affermazione da Arthur su un mio eventuale post, ma l’e-mail mi è tornata indietro, in quanto pare che la casella postale di Sol’ sia un po’ piena.
Riporto qui, leggermente ritoccato (ma solo labor limae), quanto ti avevo scritto:
30 ottobre 2012 at 9:14 am
Oh Cielo! Un finale col botto…grazie
30 ottobre 2012 at 9:21 am
🙂
29 ottobre 2012 at 2:17 pm
Oh mannaggia, ero il quinto?
Porcaccialamiseria!!! 🙂
29 ottobre 2012 at 5:27 pm
… ma poi ti sei subito rifatto 😆
29 ottobre 2012 at 5:36 pm
Invece il mio articolo più letto è stato “La batbox no!” con ben 2050 lettori, seguito dal “Bianconiglio in sogno” (1230 click) creato apposta per il nostro Arthur ben 3 anni fa (giorno più o giorno meno)
29 ottobre 2012 at 11:20 pm
Penso proprio che non ci sia possibilità di farti cambiare idea… che dirti… in bocca al lupo per ogni giorno a venire e per tutto ciò che hai intrapreso.
Mi sono letta diversi tuoi post, un vero peccato non poterne leggere di nuovi anche se saltuariamente…
Ciao, Pat
30 ottobre 2012 at 10:24 am
Grazie.
Per tutte le volte che ne è valsa la pena, di passare di qui.
30 ottobre 2012 at 6:14 pm
prego 😉
30 ottobre 2012 at 4:25 pm
Ciao Sol, ho letto che vuoi chiudere il blog, e poichè noi non ci sentiamo in altro modo, ti lascio un saluto qui. Leggevo che Il post “La bat-box no” è stato tra i più cliccati. Era un post veramente simpatico 🙂 . Me ne ricordo anche altri con piacere ad esempio la “nascita” del signor Calzino, quello sul produrre energia con le fonti rinnovabili… Le idee ce le hai, e questo si vede anche nelle ottime fotografie che fai. Alla fine un artista ha un suo modo preferito per esprimersi e il tuo è con la macchina fotografica. Ti auguro buona fortuna. Sii felice.
Luisa
30 ottobre 2012 at 7:54 pm
“Cara Solindue, dirti che hai esperienza non sta a significare che sei una vecchietta decrepita, ma è soltanto riconoscere che parli a ragion veduta, sicura di ciò che pensi e di ciò in cui tu credi.
Ma passando oltre, volevo dirti che stamattina sono uscito con la mia mamma ( ma solo perché lei ha molto buon gusto e poi fa piccoli lavori di sartoria) e siamo andati in centro a dare un’occhiata ai negozi di vestiti, che tra l’altro era tanto che non lo facevo.
Devo confessarti, cara signora Solindue, che ero molto eccitato all’idea di comprarmi qualcosa di nuovo e così, indovina un po’ cosa ho comprato?
Due camice bianche con i collo alla francese (dicono che si usa tanto, boh) e due paia di pantaloni grigi in fresco lana un po’ stretti nella gamba, come si usano adesso, o per lo meno così mi ha detto il commesso che me li ha venduti. Per completare, anche due paia di scarpe nere, fatte un po’ a punta e dei calzini in filo di scozia, anch’essi neri.
Ne ho preso due di due, perché così c’ho sempre un ricambio, nel caso servisse (tra l’altro ho speso una cifra, ma come dice Koala, quando ci vuole ci vuole). La mia mamma continuava a chiedermi come mai volevo i pantaloni grigi e continuava a dirmi che essendo ormai in inverno, sarebbe stato meglio comprarli in velluto pesante, magari un bel colore verde marcio, che così eventuali macchie si nascondevano più facilmente, ma io, nulla, mi sono fissato e tutto il tempo avevo le tue parole che mi rimbombavano nel cervello, “una bella camicia sopra un paio di pantaloni grigi è perfetta anche per una serata romantica.”
Grazie Solindue, grazie per avere aperto le porte perché questa mia solitudine possa non diventare più sola ed è molto bello ciò che hai detto alla fine della tua lettera, che alle volte l’amore ci sfiora e noi non siamo pronti ad accoglierlo. E’ una cosa su cui penserò molto.
Oggi ho telefonato ad un amico, che più o meno è nelle mie stesse condizioni, ma lui è un po’ più spigliato, c’ha più faccia tosta e allora abbiamo deciso che stasera, dopo cena (oggi ho già speso troppo), andiamo a bere qualcosa in un pub, chissà che magari l’amore non mi sfiora.
Grazie ancora, anche per avermi chiamato angelo mio, ma scusa se ti faccio questa domanda, chiami così anche qualcun altro?
Buona serata e che anche tu possa, questa sera, essere sfiorata dall’amore.
Tuo Ermanno.”
Sono nato con il tuo blog e di chiacchiere ne abbiamo fatte tante, questa lettera che ti avevo scritto risale al lontano novembre 2009, ricordi?
E allora, cara Signora Solindue, poteva non esserci un saluto anhe da parte mia?
Ciao.
Ermanno.
30 ottobre 2012 at 8:00 pm
Wow, è ricomparso Ermanno… 🙂
Cara Sol’, certo che va tutto vene, pensa che ho le copie dei tuoi articoli più belli, anche quelli che avevi dedicato a me e ancora con il vecchio tema di WordPress, così quando ho nostalgia di Solindue, ti leggo un po’.
E a questo punto, vorrei essere il tuo 50.000 commento, l’ultimo che ti rimane prima di chiudere.
*** Ciao Socina Bella ***