Se si potesse esplorare dall’alto la vita sarebbe molto più semplice.
Ma bisogna viverla da dentro e tutto diventa complicato. Ogni ora vissuta diventa parte di noi. Ogni istante ci lascia spesso preziose scritte brillanti, ma a volte anche rossi tatuaggi indelebili.
Ce la faremo ad arrivare al traguardo senza rimpianti? A vivere con passione fino in fondo. A morire potendosi guardare alle spalle con leggerezza, sorridendo, potendo gridare al mondo che quello che abbiamo fatto e abbiamo vissuto è grande. Senza voler a tutti i costi essere famosi, senza aver scritto il romanzo del secolo, senza aver scattato la foto dell’anno, saremo alla fine all’altezza della vita che ci hanno regalato?
Se si potesse esplorare dall’alto la vita sarebbe molto più semplice.
Vedremmo l’insieme delle cose, la visione globale. Con tutta la vita in mano potremmo plasmarla, modificarla. Evitare angoli o cadute. Prendere decisioni senza essere troppo coinvolti. Ma così, nell’attimo in cui la si vive, ogni istante è una conseguenza per il domani. Una parola, un gesto, un bicchiere di vino in più o in meno fanno la differenza. Un sorriso può cambiare la giornata, uno schiaffo, la dimensione della vita.
Se si potesse esplorare dall’alto la vita …
… accetteremmo il nostro annientamento?
13 settembre 2010 at 9:32 am
ricambio la visita, metto il naso nel tuo mondo, provando a guardarlo da dentro.
tornerò 🙂
lely
13 settembre 2010 at 3:53 pm
allora che tu sia la benvenuta!
13 settembre 2010 at 1:57 pm
Penso di si, perchè avremmo vissuto con onestà, passione, valore, avremmo donato noi stessi alla vita e paghi di quanto fatto, capiremmo quando è giunto il momento di lasciare il testimone, senza rimpianti, con un sorriso sereno di chi non perde niente perchè nulla è mai stato suo.
L’amore donato sarebbe il profumo che rimane nell’aria.
Buona giornata.
Ciao
13 settembre 2010 at 4:03 pm
“(…) nulla è mai stato suo”.
Lasciatemi i miei pensieri … quelli potranno essere prioprietà privata!
13 settembre 2010 at 9:13 pm
Non c’è dubbio che siano di “proprietà privata” i pensieri e le emozioni che saprai vivere. Ci mancherebbe altro. Il mio commento risponde solo alla domanda finale, quella dell’epilogo del nostro cammino.
Nel frattempo non ci è possibile esplorare la nostra vita dall’alto, o forse metaforicamente potrebbe essere possibile in quei momenti di grande felicità o, al contrario, di profondo dolore.
Ma qual’è la tua risposta alla domanda che poni? 😉
Ciao
13 settembre 2010 at 3:44 pm
Ricordo che ad un corso di marketing dopo la laurea mi dissero: CON I SE E CON I MA NON SI VA DA NESSUNA PARTE e poi (secondo un antico detto cinese) SE NON SAI DOVE STAI ANDANDO ARRIVERAI SICURAMENTE IN UN ALTRO POSTO. Questa è la nostra vita, è vero, ma bisogna sapere dove si vuole andare, rimboccarsi le maniche e andare. Non bisogna però lasciare la strada con il cuore e con il sorriso e alla sera bisogna essere sempre in grado di sorridersi guardando allo specchio. La strada è lunga e tante saranno le cadute, su terra asciutta o dentro pozzanghere, ma il sole sorgerà di nuovo e ci asciugherà le stanche membra. Le cadute ci faranno più forti. Mia cara amica, no, non vorrei poter plasmare ciò che magicamente mi viene donato giorno per giorno. Se sapessi cosa mi attende fra un secondo non sarebbe un dono ma qualcosa di scontato.
Ti voglio bene.
13 settembre 2010 at 4:01 pm
Wow!
Questa è la Monica che conosco e mi piace!
“Le cadute ci fanno più forti!” bene…mi sento già una roccia! 🙂
però continuo a pensare che che se ci vedessimo dal di fuori, dall’alto, non sempre saremmo fieri di ciò che facciamo anche se all’istante lo facciamo con sincerità, consapevolezza e passione.
13 settembre 2010 at 7:45 pm
credo che se rimasessimo distaccati, guardandola dall’altro, purtroppo non sarebbe vita, quella che viviamo ogni giorno e sudiamo….
giorno per giorno.
Poi, magari c’è chi, anche se dentro purtroppo la vive dall’alto, con enorme superficialità….
14 settembre 2010 at 12:02 pm
“Monachella” … un nick fantastico, mi domando come ho fatto a non utilizzarlo io…benvenuta
14 settembre 2010 at 10:56 am
Non vorrei mai poterla plasmare o modificare la mia vita, perché nel bene e nel male, è stata così, quindi senza dei particolari rimpianti.
Ma, come ti ha chiesto Spazio, qual è la risposta alla tua domanda?
ps: bella questa tua riflessione!
14 settembre 2010 at 12:00 pm
Oh Cielo! Vedrò di stilare una serie di FAQ per i miei lettori più esigenti!
Volete sapere se vorrei vedere la mia vita dall’alto? Se vorrei modificarla?
Non modificherei il mio passato, ma ammetto che in determinate situazioni avrei voluto essere più pronta, più riflessiva. Avrei evitato alcuni errori o situazioni difficili. Vedere una situazione con distacco, con meno passionalità avrebbe forse evitato determinate cicatrici.
Non ho particolari rimpianti (almeno ad oggi) ma ci sono momenti in cui mi sento annientata specialmente dalle imposizione di un mondo esterno, al quale non riesco mi malgrado a sottrarmi. Faccio parte di una società che purtroppo non mi piace e dalla quale tendo a isolarmi o fuggire. Forse guardando dall’alto troverei un posto, magari non troppo lontano, dove stare meglio. Un mio posto del cuore. E allora penso: la soluzione è certo “dietro l’angolo” ma per arrivarci da qui la strada è buia e paurosa, avrò la forza di percorrerla? … dall’alto magari riuscirei a vederla lì dietro, semplicemente a portata di mano.
15 settembre 2010 at 10:53 am
Vedi che ho ragione io?
Filicudi è il posto giusto, tanta terra “vuota”, cielo e mare, e magari una caletta per parcheggiare la barca, solo ed esclusivamente a vela, ovviamente… 🙂
E comunque sia, non so se ci sono soluzioni a portata di mano, la vita (che parolona…) non è mai semplice da percorrere e alle volte la strada è buia e paurosa, perché in quel momento, avendo bisogno di più certezze, la vediamo così.
E poi, ogni tanto serve anche un po’ di aiuto… non si può fare sempre tutto da soli.
15 settembre 2010 at 11:29 am
… mi proponi di scappare insieme a Filicudi?
🙂
15 settembre 2010 at 12:12 pm
Che bella idea!!!
Oopsss… 😳
15 settembre 2010 at 5:08 pm
‘zie!
15 settembre 2010 at 7:05 pm
Dovere di admin! 😉
16 settembre 2010 at 5:40 pm
La vita è come l’arena dei Gladiatori… se sei spettatore guardi e dai consigli mentre provi enorme piacere per la morte altrui… se invece sei Gladiatore combatti soffri e devi uccidere per vivere.
E’ la vita… naturalmente quella sopra è una metafora per chi non l’avesse capito.
Un saluto 🙂
17 settembre 2010 at 11:40 am
Carissimo Afo,
…la Vita è come un gran bel cono gelato: se non hai denti sensibili puoi divorarlo a morsi senza concentrarti sul sapore … se invece soffri di sensibilità puoi gustarlo piano, assaporando i diversi gusti che ti sei scelto … nel caso puoi anche lasciartelo sciogliere fra le mani.
Ecco un’altra metafora … meno sanguinaria … forse ci sono altre possibilità oltre ad “uccidere per vivere” o “provare piacere per la morte altrui” … Oh Cielo!!